- I francobolli, utilizzati per semplificare il pagamento delle spedizioni, nacquero nel 1840 in Gran Bretagna. Furono ideati da James Chalmers, un tipografo scozzese. Fino ad allora il prezzo di spedizione di una lettera era basata sulla distanza tra partenza e destinazione e pagato sempre dal destinatario. Il parlamento inglese approvò l'idea di Chalmes introducendo l' obbligo del pagamento anticipato.
Il primo francobollo adesivo fu il famoso "penny nero", chiamato così perchè costava un penny e raffigurava il volto della regina Vittoria su uno sfondo nero.
Penny Black |
In pochi anni il sistema fu adottato da molti Paesi. In Italia vennero
introdotti a partire dal giugno 1850 nel Regno Lombardo-Veneto, dal gennaio
1851 nel Regno di Sardegna, dall'aprile 1851 nel Granducato di Toscana, dal
gennaio 1852 nei Ducati di Modena e Parma, dal 1858 nel Regno delle Due Sicilie.
Il francobollo è stato stampato ad hoc per
particolari celebrazioni ed è da sempre oggetto di collezionismo. Il primo catalogo per collezionisti apparve in Francia nel 1861.
Esempi di francobolli italiani |
Con la fine del
Settecento, l’uso di lasciare su un cartoncino stampato e decorato dei
complimenti o degli auguri si diffuse in tutta Europa e anche in America. In seguito questi
cartoncini ebbero una evoluzione come cartoline postali, proposte in Germania
nel 1865, ma utilizzate per la prima volta dalle poste austro-ungariche
nell’ottobre 1869.
- La cartolina postale, detta anche intero postale perchè già comprensiva dell'affrancatura rappresentata da un'impronta a stampa di un francobollo, in Italia venne utilizzata dal gennaio 1874.
Esempio di cartolina postale |
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