martedì 12 giugno 2018

STEP #13: FINAL SYNTHESIS


Casella delle lettere
Il brevetto assegnatomi è sulla cassetta delle lettere. Questo brevetto è datato 7 aprile 1888 e il suo inventore è Milton Jackson, cittadino degli Stati Uniti e residente in Pennsylvania, nel nordest degli USA. Negli anni 60' del XIX secolo gli Stati Uniti stavano attraversando un periodo di sviluppo, in particolare il Nord America nonostante l’imminente elezione di Abraham Lincoln e la guerra di secessione che scoppierà l’anno successivoLa necessità di questo oggetto nasce dal momento in cui  i popoli sentono il bisogno di comunicare anche a lunga distanza. Inizialmente, nel 3000 a.C. veniva usato il piccione viaggiatore data la sua velocità e la sua resistenza. Durante il periodo degli antichi romani, invece, la comunicazione si basava sui “cursus publicus”, ovvero quelli che oggi definiamo corrieri. Successivamente la posta inizierà ad essere imbarcata per raggiungere il “Nuovo Continente”. In seguito, nel 1661 Enrico IV d’Inghilterra introdusse il “Post Office”. L’invenzione di Jackson riguarda essenzialmente la porta della cassetta e il suo telaio, dei quali ha cercato di semplificare la struttura e renderla più economica grazie all’utilizzo di alcuni materiali come il vetro, il metallo e il legno .  Anche se l’inventore del brevetto assegnatomi è Milton Jackson, prima di lui e dopo ci sono stati altri due inventori che hanno brevettato una cassetta della posta, rispettivamente nel 1858 Albert Potts e nel 1891 Philip Downing (), che ha brevettato la cassetta della posta attuale e che venne finalmente sostituita definitivamente al vecchio prototipo nel 1961
In Italia, ma anche in altri Paesi Europei e d’oltreoceano, ci sono delle società che si occupano del servizio postale, anche se ad oggi  la cassetta della posta viene utilizzata per lo più come deposito di pubblicità e bollette sebbene nei tempi passati sia stata soggetto della narrativa moderna, e di poesie e di saggi, di film e delle rispettive colonne sonore, di quadri e di romanzi.

mercoledì 6 giugno 2018

APPROFONDIMENTO #5 : Colonna sonora


In questo video è possibile ascoltare la colonna sonora del film "Il postino", interpretato da Troisi, e citato negli approfondimenti già pubblicati. Questa colonna sonora, insieme a tutte le altre rappresentazioni musicali dell'intero film sono state scritte da Luis Bacalov.

Luis Bacalov è stato un pianista, compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore argentino naturalizzato italiano, famoso per le sue colonne sonore cinematografiche.

martedì 5 giugno 2018

APPROFONDIMENTO #4 : "Il postino"



Locandina film "Il Postino", 1994
Dal libro "Il Postino di Neruda" di Antonio Skármeta, nasce il film "Il Postino", ultimo successo di Massimo Troisi. Il film, girato nel 1994, ha ricevuto l'oscar per il miglior tema musicale drammatico (musicista Luis Bacalov) ed a Troisi la nomination come migliore attore.

TRAMA:
In una piccola isola del del golfo di Napoli viene esiliato il poeta sudamericano Pablo Neruda . Il poeta stringe amicizia con il postino Mario Ruoppolo (Massimo Troisi). Con le poesie di Neruda, Mario conquista la bella locandiera Beatrice (Maria Grazia Cucinotta) che alla fine sposa. Testimone di nozze è il poeta che, durante il banchetto, riceve la notizia della fine del suo esilio. Il poeta ritorna in patria e Mario aspetta invano sue notizie. 
Mario muore durante uno scontro tra polizia ed ultra comunisti (era stato invitato ad un congresso comunista per leggere una poesia che aveva scritto in onore di Pablo Neruda). 
Neruda ritorna sull'isola cinque anni dopo ed apprende da Beatrice della scomparsa di Mario.

lunedì 4 giugno 2018

APPROFONDIMENTO #3: "Il postino di Neruda"



Copertina libro "Il postino di Neruda", 1986
"Il postino di Neruda" è un romanzo di Antonio Skármeta pubblicato nel 1986. Il titolo originale è "Ardiente Paciencia", sebbene il libro sia più conosciuto nei paesi latino-americani con il titolo "El cartero de Neruda".

Al romanzo è ispirato il film con Massimo Troisi "Il postino" del 1994. ( Vedi APPROFONDIMENTO #4: "Il postino")

domenica 3 giugno 2018

APPROFONDIMENTO #2: "Il postino di Arles"


Van Gogh ritrae il suo amico Joseph Roulin che è anche il postino di Arles (cittadina francese). Van Gogh conobbe Roulin nel 1888, quando soggiornò ad Arles. Roulin nel dipinto di van Gogh indossa la tipica divisa da postino di quel tempo, con giacca decorata e un copricapo con l’immagine delle poste francesi. 

Van Gogh nel ritratto di Joseph Roulin, fa una sintesi tra l’individuo Roulin ed il ruolo di postino: il postino ha un aspetto calmo, tranquillo ma nello stesso tempo triste, di chi ha portato numerose notizie importanti cui partecipa ma nello stesso tempo non si turba.




Ritratto del postino Joseph Roulin, olio su tela, 69x63 cm, dipinto ad Arles ,1888

mercoledì 30 maggio 2018

STEP #12 || Illustrare con un breve documento la presenza odierna dell'oggetto di studio ||



Queste sono immagini di alcune cassette della posta in chiave moderna o classica.
Cassetta delle lettere americana

Buca delle lettere dell'ufficio postale italiano
Icona e-mail

Cassetta delle lettere europea

martedì 29 maggio 2018

STEP #11 || Abbecedario ||


A - Address
BBacalov
- Cassetta
- Documento
- E-mail
F - Fessura
- Giornale
I - Informazioni
L - Lettere
M - Milton Jackson
N - Neruda
O - Orario
P - Posta
Q - Quadro
- Rivestimento
S - Spedizione
T - Troisi
U - Ufficio Postale
V - Van Gogh
- Zinco

lunedì 28 maggio 2018

STEP #10 || La pubblicità: individuare nell'intorno dell' invenzione alcune immagini pubblicitarie ||


Questo video rappresenta un momento di svolta: la sostituzione, avvenuta nel 1961 a Napoli, delle cassette delle lettere ,dal brevetto di Albert Potts a quello moderno di Philip P. Downing. (vedi STEP #8)

domenica 27 maggio 2018

STEP #9 || Le imprese: analizzare le imprese assegnatarie dell'invenzione e farne la storia ||


Poste italiane S.p.A. è una società che si occupa della gestione del servizio postale in Italia. È anche operativa nei settori finanziari, assicurativi e nella telefonia mobile. Venne fondata nel 1862 come azienda autonoma che gestiva in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello Stato.


Logo Poste italiane




Logo Correo Postal
Correo Postal è un sistema spagnolo dedicato al trasporto di documenti scritti e pacchetti di piccole o medie dimensioni in tutto il mondo. Tutta la consegna attraverso il sistema postale è chiamata posta o corrispondenza . I pacchi e le lettere sono articoli postali che possono essere trasportati via terra, mare o aria, ciascuno con tariffe diverse a seconda della durata della consegna e del peso. 






Logo La Poste
La Poste è il principale operatore postale in Francia, riconosciuto dall'Unione Postale Universale. È uno dei più grandi servizi postali al mondo, le cui origini risalgono al servizio postale reale fondato nel 1576; la sua forma attuale risale al 1991 quando si separò dalle attività telefoniche.  Ha sede a Parigi e ha oltre 17.000 centri postali in tutta la Francia, di cui 6.000 gestiti in collaborazione con i comuni. La società è attiva anche nei servizi finanziari, con la Banque Postale, che ha oltre 10 milioni di clienti attivi.  




Il Pony Express fu un servizio di posta prioritaria che attraversava il Nord America da St. Joseph (Missouri), a Sacramento (California), dall'aprile 1860 all'ottobre 1861 tra la fine della presidenza di James Buchanan e l'inizio della presidenza di Abraham Lincoln. Diventò il mezzo di comunicazione più diretto tra l'est e l'ovest prima dell'avvento del telegrafo e fu vitale nel legare la California all'Unione subito prima della Guerra di secessione americana
Logo Pony Express

STEP #8 || Gli inventori: notizie biografiche e di contesto ||



La prima cassetta per la posta fu brevettata il 9 marzo 1858 da Albert Potts di Philadelphia. Questa invenzione però aveva dei punti deboli: la posta non era coperta quindi in caso di pioggia si bagnava e inoltre di apriva troppo facilmente, dunque chiunque poteva prendere le lettere che vi erano poste all’interno.

Brevetto di Albert Potts
Albert Potts, brevettò il suo progetto per una cassetta postale per raccolta montata su un lampione. La sua scatola era stata progettata per essere montata su un lampione in modo che le persone potessero lasciare le loro lettere nella scatola invece di andare all'ufficio postale per spedire le loro lettere. Potts ha definito la sua invenzione una nuova e migliorata combinazione di cassette postali e lampioni. La maggior parte della breve descrizione di brevetto di Potts descrive in dettaglio come la cassetta postale deve essere collegata al lampione. La sua speranza non era solo che il Dipartimento delle Poste degli Stati Uniti usasse queste nuove scatole di raccolta, ma che le città avrebbero acquistato i lampioni della sua compagnia per farlo combaciare. 
Nei decenni a seguire decine di inventori e designer brevettarono una serie di cassette postali per la raccolta, da strutture ornate ispirate, barocche, a scatole dotate di macchinari complessi per la facilità d'uso del cliente o del vettore: nel 1888 Milton Jackson ne brevetto un’altra (brevetto presente nello “STEP #1) ma bisognerà arrivare al 1891 per arrivare all’evoluzione di una cassetta delle lettere simile a quella attuale, quando Philip P. Downing, un inventore afroamericano di Boston, nel Massachusetts, ne depositò il brevetto.





APPROFONDIMENTO #1: Il francobollo e le cartoline postali


  • I francobolli, utilizzati per semplificare il pagamento delle spedizioni, nacquero nel 1840 in Gran Bretagna. Furono ideati da James Chalmers, un tipografo scozzese. Fino ad allora il prezzo di spedizione di una lettera era basata sulla distanza tra partenza e destinazione e pagato sempre dal destinatario. Il parlamento inglese approvò l'idea di Chalmes introducendo l' obbligo del pagamento anticipato. 

Il primo francobollo adesivo fu il famoso "penny nero", chiamato così perchè costava un penny e raffigurava il volto della regina Vittoria su uno sfondo nero.
Penny Black

In pochi anni il sistema fu adottato da molti Paesi. In Italia vennero introdotti a partire dal giugno 1850 nel Regno Lombardo-Veneto, dal gennaio 1851 nel Regno di Sardegna, dall'aprile 1851 nel Granducato di Toscana, dal gennaio 1852 nei Ducati di Modena e Parma, dal 1858 nel Regno delle Due Sicilie.
Il francobollo è stato stampato ad hoc per particolari celebrazioni ed è da sempre oggetto di collezionismo. Il primo catalogo per collezionisti apparve in Francia nel 1861.

Esempi di francobolli italiani
Con la fine del Settecento, l’uso di lasciare su un cartoncino stampato e decorato dei complimenti o degli auguri si diffuse in tutta Europa e anche in America. In seguito questi cartoncini ebbero una evoluzione come cartoline postali, proposte in Germania nel 1865, ma utilizzate per la prima volta dalle poste austro-ungariche nell’ottobre 1869.

  •  La cartolina postale, detta anche intero postale perchè già comprensiva dell'affrancatura rappresentata da un'impronta a stampa di un francobollo, in Italia venne utilizzata dal gennaio 1874.

Esempio di cartolina postale


sabato 26 maggio 2018

STEP #7 || Gli sviluppi dell'invenzione: descrivere l'evoluzione dell'invenzione sino a oggi ||

Il 3 aprile del 1860 nasceva negli U.S.A. il servizio Pony Express, il suo compito era quello di far viaggiare velocemente la posta dall'est all'ovest del paese. Le missive erano affrancate con francobolli ordinari da 10 o 12 centesimi a cui veniva aggiunta una etichetta di sovraprezzo. Tra i leggendari postini che operavano alla Pony Express vi fu Buffalo Bill.
Ritratto di Buffalo Bill
Nel 1874 venne creata l'Unione Generale delle Poste, che collegava le amministrazioni postali dei vari Stati (inizialmente 21 di Europa e Stati Uniti) e permetteva di integrare i servizi svolti tra di loro. Nel 1897 si trasforma in Unione Postale Universale con l'apporto di nuovi Stati.
Le poste del Regno d’Italia nacquero nel dicembre 1860. Ebbero una organizzazione mutuata da quella del Regno di Sardegna: nei primi anni di unificazione, infatti, la corrispondenza era affrancata sia con valori piemontesi che con quelli del territorio occupato. Quindi venne introdotto il monopolio di stato con il quale si metteva il servizio al riparo dalla concorrenza delle aziende private. L’obiettivo principale era il raggiungimento di una distribuzione omogenea in tutto il territorio nazionale con l'uso di una tariffa unificata.
Agli inizi del 1880 gli uffici postali presenti sul territorio nazionale erano aumentati del 50%. Con il procedere dell'alfabetizzazione della nazione l'uso della posta divenne sempre più ambito anche dai cittadini meno abbienti e lentamente si avviò ad un uso di massa.
Nel 1873 il crescente aumento dell'emigrazione italiana verso le Americhe rese necessaria la creazione di una linea postale sovvenzionata e nacque la linea della compagnia LavarelloI piroscafi impiegavano 24 giorni per consegnare la posta da Genova a Montevideo e 25 giorni per consegnarla a Buenos Aires.
Piroscafo appartenente alla compagna Lavarello

Nel 1917 fu inaugurato il servizio di Posta aerea e negli anni ’20 iniziò il trasporto su mezzi gommati, che potevano eseguire lunghi percorsi anche non serviti dalle ferrovie. Nel 1921 il personale lavorativo delle poste era arrivato alle 50.000 unità. 
Furono introdotti i  "collettori rurali“, che erano postini operativi in ambienti agricoli svolgenti lavoro di consegna e ricezione della posta a domicilio. 
Dopo la seconda guerra mondiale si dovette provvedere alla ricostruzione degli uffici postali e delle infrastrutture di trasporto. Si dovette anche  riorganizzare i servizi postali gettati nel caos dagli eventi bellici. 

STEP #6 || I precedenti storici dell'invenzione: analizzare i brevetti su cui si rivendica l'invenzione ||


 La necessità di comunicare fu comune a tutte le civiltà antiche, che in modi diversi attivarono sistemi più o meno organizzati di recapito postale. Inizialmente si utilizzarono tavolette di materiale duro  spalmate di cera, successivamente si ebbe l'introduzione del papiro scritto con materiale vegetale.

Immagine che ritrae un "cursores" 
In occidente, con gli antichi romani si registra la nascita del “cursus publicus”, primo sistema di posta “statale”.  Il trasporto della posta era organizzato con dei carri che avevano bisogno di punti di appoggio per il ristoro e il cambio dei cavalli. Nacquero così le prime stazioni di posta. Per consegnare una missiva i “cursores”, ossia i “corrieri” potevano percorrere 270 km in 24 ore. Nel medioevo, la mancanza di un ente centrale che curasse l'organizzazione, portò all’abbandono del “cursus publicus”.

Nel Rinascimento, con l'intensificarsi dei commerci, anche il sistema postale fu incrementato: infatti all'inizio del XVI secolo iniziava la necessità di comunicare con il l'America. La posta veniva  imbarcata sui galeoni diretti verso l'America centrale che era divenuta obiettivo degli interessi commerciali delle grandi potenze europee.
Timbro postale


Enrico IV d'Inghilterra nel XV secolo introdusse il "Post Office" per consentire ai suoi messaggeri reali il cambio dei cavalli. Questi "uffici postali" divennero efficienti grazie alla loro estensione sul territorio che li caratterizzava.  Nel 1661 in Gran Bretagna il direttore delle Poste, con l'intento di controllare i ritardi sul recapito della corrispondenza, introdusse il timbro postale. I timbri erano fabbricati in legno e indicavano il giorno ed il mese sottolineando in questo modo la partenza della corrispondenza. 


Nel corso del 1700 le poste europee vengono gradualmente assorbite dagli Stati, che si riservano l’esclusiva sul servizio postale sia per migliorare il servizio sia per avere maggiori entrate, sia soprattutto perché la trasmissione delle informazioni era fondamentale. 



L’animale più utilizzato dal mondo antico fu il piccione viaggiatore  che può volare alla velocità di 50/100 km all'ora e può coprire distanze di 1000 km al giorno. La loro grande capacità di orientamento è conosciuta dal 3.000 a.C. circa. Veniva utilizzato dai sumeri, egizi e greci. Giulio Cesare fece uso di questi messaggeri nella conquista di Gallia. 


In tempi più recenti anche Julius Reuter utilizzò i piccioni viaggiatori, infatti intraprese nel 1850 un servizio di trasmissione di notizie tra Aquisgrana e Bruxelles utilizzando i piccioni viaggiatori. Da Aquisgrana poi le notizie venivano comunicate a Berlino con il telegrafo. 



martedì 22 maggio 2018

STEP #4 BIBLIOGRAFIA || Monografie e articoli ||

  • Conte G., Le stagioni, Milano Rizzoli 1988.


  • Marinelli E., (a cura di) Antologia illustrata della poesia. da quando l’uomo imparò ad amare ai giorni nostri, Firenze, Demetra 2002.


  • Morgan B., Io celebro me stesso. La vita quasi privata di Allen Ginsberg, Milano, Il Saggiatore 2010.


  • Touring Club Italiano, La Scozia, Milano, Touring Editore, 2001.


http://www.ecomuseovaldelsa.org/mappa/vita-quotidiana/le-cassette-postali 

venerdì 4 maggio 2018

STEP #3.4 - CONTESTO NARRATIVO || Presenza dell'oggetto nella narrativa coeva ||

Nella contemporaneità, per lo più digitale, le cassette delle lettere sono spesso usate come contenitori di pubblicità e bollette. La cassetta delle lettere ha una sua fisionomia, un suo carattere e un suo stile; le sue decorazioni, i suoi colori spesso esuberanti, le sue forme fantasiose raccontano qualcosa delle abitudini e dei gusti delle persone che le hanno scelte e personalizzate.

                     


Poeti e scrittori di ogni tempo hanno raccontato molto di questi oggetti banali della vita quotidiana, mediatori silenziosi tra l’universo privato dell’interno domestico e il mondo esterno.  


  • Billy Morgan  racconta di come Allen Ginsberg, uno dei più autorevoli esponenti della "Beat Generation" americana, avesse un rapporto quasi ossessivo con questo oggetto. 
" [...] Non sopportava di non rispondere a ciascuna delle lettere che riempivano la sua cassetta della posta, piena di lettere di amici e di nemici nello stesso numero. Rispondeva a tutte, o almeno ci provava, e passava molto del suo tempo a dire alla gente che non aveva tempo per rispondere. Scriveva lettere su lettere per spiegare la propria decisione di non accettare denaro per i reading, e la filosofia di fondo si espandeva a ogni lettera sull’argomento [...] "



  • Nella poesia "Il geco nella cassetta delle lettere" , Giuseppe Conte racconta di una cassetta della lettere trasformata in rifugio da un ospite inatteso.
Ricordi come fu tardi, dopo quasidue mesi di consultazioni,che ottenemmo la cassetta delle lettere?C’era da ridere. I padronidi casa, anziani, intentia tener alto il decoro dellaproprietà – i muri imbiancatidi fresco, gli stemmi in alto, la lungamerlatura, il giardino,erano incerti, un pocotormentati per decidere dovemetterla. […]E divenne in primavera la casadi chi sai tu, erainevitabile. “Si affezionano,ritornano ogni anno al caldo e al solein un punto, sempre in quello, c’èuna specie di bussola che li guida”.E si appostano, e aspettanolì, solitari, piùfermi di una spilla su una cravatta.Divenne la casa di un geco, la nostracassetta delle lettere, di uno appenanato, e non so perchésolo, senza padre né madre né fratelliun gechino ancora rosa, traslucido quasi, e morbido,corto più di un mignolo, magroappena meno di una foglia.


  • Le lettere, spesso, parlano d’amore… e le cassette postali possono contenere passioni controverse, come in questi versi tratti dalla poesia "La rivale" di Sylvia Plath.
 Se sorridesse, la luna somiglierebbe a te.
 Tu fai lo stesso effetto:
 Di un qualcosa di bello ma che annichilisce.
 Tutti e diue siete dei grandi scroccatori.
 La sua bocca a O si accora sul mondo; la tua.
 Non fa uan piega, tu pietrifichi ogni cosa.
 Guardo, c'è un mausoleo; eccoti nqui che picchietti
 Il marmo del tavolino, cerchi le sigarette,
 Sprezzante come una donna, ma non così nervoso,
 E muori dalla voglia di dire impertinenze.
Anche la luna umilia i suoi sudditi,
ma di giorno è ridicola.
Le tue insoddisfazioni, d’altra parte,
arrivano tramite la
cassetta delle lettere
con amabile regolarità,
bianche e vuote, espansive come ossido di carbonio.
Non c'è un giorno al riparo da notizie di te,
Magari a spasso inAfica, ma pensando a me. 
  • La cassetta delle lettere diventa anche luogo di scontro e di rivendicazione. Nel suo "L’Écosse avec Kenneth White" del 1980, lo scrittore scozzese Kenneth White scrive:
" [...] Non è poi passato così tanto tempo da quando in Scozia si facevano saltare le cassette della posta fabbricate in Inghilterra e marcate Elisabetta II. Con un libro di storia in una mano e un candelotto di dinamite nell’altra, gli scozzesi facevano notare che la prima Elisabetta non era la sovrana del Regno Unito, ma dell’Inghilterra, dunque (gli Scozzesi sono dotati di immaginazione ma si sanno anche difendere sul piano della logica) se la presente regina è Elisabetta II di Inghilterra, deve essere Elisabetta I di Scozia e, quindi I del Regno Unito. Ovviamente tali argomentazioni storiche e intellettuali lasciavano i pratici ed empirici inglesi perfettamente imperturbati. Allora gli Scozzesi infilavano il candelotto di dinamite dentro la cassetta delle lettere e basta. Perciò, prima di imbucare la vostra cartolina, fate attenzione a cosa c’è scritto sulla cassetta delle lettere. Non si sa mai. [...] "


Poesie tratte da : http://www.ecomuseovaldelsa.org/mappa/vita-quotidiana/le-cassette-postali 

STEP #3.3 - CONTESTO SOCIALE || Ricadute dell'invenzione ||

La storia della posta è iniziata quando l'uomo ha sentito la necessità di scambiare informazioni a distanza. Queste informazioni potevano essere inoltrate attraverso l'uso di suoni o segnali di natura luminosa interpretabili a distanza. Con l'avvento della scrittura l'informazione prese a viaggiare attraverso l'oggetto che la conteneva sotto forma di segno. Lo sviluppo delle prime civiltà rese necessario un sistema affidabile che consentisse alle informazioni il trasferimento anche su lunghi percorsi: nacquero così i primi sistemi postali. Tali sistemi sfruttarono poi, di volta in volta, tutte le scoperte umane che consentivano il trasporto dell'informazione nel minor tempo possibile


Nel 1820 a Castel Gandolfo, così come in altri luoghi, il problema della consegna della posta era evidente. La corrispondenza non arrivava direttamente in paese ma nel vicino centro di Albano, dove giaceva finché un incaricato  passava a ritirarla e in seguito a consegnarla. Il problema principale stava nel fatto che l'incaricato era analfabeta per cui non sapendo leggere gli indirizzi ed i destinatari aveva molta difficoltà nelle consegne. 

Constatato il problema, nel 1820, i priori di Castel Gandolfo, su proposta del consigliere Antonio Jacorossi, stilarono un progetto che includeva il prelievo della corrispondenza in Albano, il trasporto e la consegna ai destinatari castellani e per la raccolta in Castel Gandolfo per le spedizioni. Il signor Jacorossi una sera, forse guardando il lago e sognando il mare, ha avuto questa grande intuizione.

Cassetta delle lettere, Castel Gandolfo
Tale progetto proponeva l'istituzione di una cassetta, recante sul coperchio una fessura nella quale venivano introdotte le lettere e provvista di una chiusura con chiave.

La delibera del Consiglio Municipale di Castel Gandolfo è testimonianza certa della realizzazione della prima cassetta postale.


Ancora oggi sul muro dell'ufficio postale è appesa una targa di bronzo un po' ostica da leggere, con i suoi caratteri sbalzati e scuri (immagine qui di fianco).


Successivamente il 6 maggio del 1840, grazie alla riforma postale voluta da Rowland Hill la Gran Bretagna introdusse anche il francobollo.
Ma bisognerà aspettare quasi la fine del secolo per i brevetti di altri modelli di cassetta delle lettere. Infatti  il 3 aprile 1860 nasceva negli U.S.A. il servizio Pony Express ad opera dell'omonima società capitanata da William H. Russell, Alexander Majors, e William B. Waddell. Il compito del servizio era quello di far viaggiare velocemente la posta dall'est all'ovest del paese. Le missive erano affrancate con francobolli ordinari da 10 o 12 centesimi a cui veniva aggiunta una etichetta di sovrapprezzo. Tra i leggendari postini che operavano alla Pony Express vi fu Buffalo Bill.
Nel 1874 venne creata l'Unione Generale delle Poste, che collegava le amministrazioni postali dei vari Stati  e permetteva di integrare i servizi svolti tra di loro. Nel 1897 si trasformò in Unione Postale Universale con l'apporto di nuovi Stati.

In conclusione, si può dire che l' 800 è stato il secolo con più riforme e innovazioni per il servizio postale

STEP #13: FINAL SYNTHESIS

Casella delle lettere Il brevetto  assegnatomi è sulla cassetta delle lettere . Questo brevetto è datato 7 aprile 1888 e il suo  i...