Il 3 aprile del 1860 nasceva
negli U.S.A. il servizio Pony Express, il suo compito era quello
di far viaggiare velocemente la posta dall'est all'ovest del paese. Le missive
erano affrancate con francobolli ordinari da 10 o 12 centesimi a cui veniva
aggiunta una etichetta di sovraprezzo. Tra i leggendari postini che operavano
alla Pony Express vi fu Buffalo Bill.
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Ritratto di Buffalo Bill |
Nel 1874 venne creata l'Unione Generale delle Poste, che
collegava le amministrazioni postali dei vari Stati (inizialmente 21 di Europa
e Stati Uniti) e permetteva di integrare i servizi svolti tra di loro. Nel 1897
si trasforma in Unione Postale Universale con l'apporto di nuovi Stati.
Le poste del Regno d’Italia nacquero nel dicembre
1860. Ebbero
una organizzazione mutuata da quella del Regno di Sardegna: nei primi anni di
unificazione, infatti, la corrispondenza era affrancata sia con valori
piemontesi che con quelli del territorio occupato. Quindi venne introdotto il monopolio di
stato con il quale si metteva il servizio al riparo dalla concorrenza delle
aziende private. L’obiettivo principale era il raggiungimento di una
distribuzione omogenea in tutto il territorio nazionale con l'uso di una
tariffa unificata.
Agli inizi del 1880 gli
uffici postali presenti sul territorio nazionale erano aumentati del 50%. Con il procedere dell'alfabetizzazione
della nazione l'uso della posta divenne sempre più ambito anche dai cittadini
meno abbienti e lentamente si avviò ad un uso di massa.
Nel 1873 il crescente
aumento dell'emigrazione italiana verso le Americhe rese necessaria la
creazione di una linea postale sovvenzionata e nacque la linea della compagnia
Lavarello. I piroscafi impiegavano 24 giorni per consegnare la posta da Genova
a Montevideo e 25 giorni per consegnarla a Buenos Aires.
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Piroscafo appartenente alla compagna Lavarello |
Nel 1917 fu inaugurato il
servizio di Posta aerea e negli anni ’20 iniziò il trasporto su mezzi gommati,
che potevano eseguire lunghi percorsi anche non serviti dalle ferrovie. Nel
1921 il personale lavorativo delle poste era arrivato alle 50.000 unità.
Furono introdotti i "collettori rurali“, che erano postini operativi in ambienti agricoli
svolgenti lavoro di consegna e ricezione della posta a domicilio.
Dopo la seconda guerra mondiale si dovette provvedere
alla ricostruzione degli uffici postali e delle infrastrutture di trasporto. Si
dovette anche riorganizzare i servizi postali gettati nel caos dagli eventi
bellici.