venerdì 4 maggio 2018

STEP #3.4 - CONTESTO NARRATIVO || Presenza dell'oggetto nella narrativa coeva ||

Nella contemporaneità, per lo più digitale, le cassette delle lettere sono spesso usate come contenitori di pubblicità e bollette. La cassetta delle lettere ha una sua fisionomia, un suo carattere e un suo stile; le sue decorazioni, i suoi colori spesso esuberanti, le sue forme fantasiose raccontano qualcosa delle abitudini e dei gusti delle persone che le hanno scelte e personalizzate.

                     


Poeti e scrittori di ogni tempo hanno raccontato molto di questi oggetti banali della vita quotidiana, mediatori silenziosi tra l’universo privato dell’interno domestico e il mondo esterno.  


  • Billy Morgan  racconta di come Allen Ginsberg, uno dei più autorevoli esponenti della "Beat Generation" americana, avesse un rapporto quasi ossessivo con questo oggetto. 
" [...] Non sopportava di non rispondere a ciascuna delle lettere che riempivano la sua cassetta della posta, piena di lettere di amici e di nemici nello stesso numero. Rispondeva a tutte, o almeno ci provava, e passava molto del suo tempo a dire alla gente che non aveva tempo per rispondere. Scriveva lettere su lettere per spiegare la propria decisione di non accettare denaro per i reading, e la filosofia di fondo si espandeva a ogni lettera sull’argomento [...] "



  • Nella poesia "Il geco nella cassetta delle lettere" , Giuseppe Conte racconta di una cassetta della lettere trasformata in rifugio da un ospite inatteso.
Ricordi come fu tardi, dopo quasidue mesi di consultazioni,che ottenemmo la cassetta delle lettere?C’era da ridere. I padronidi casa, anziani, intentia tener alto il decoro dellaproprietà – i muri imbiancatidi fresco, gli stemmi in alto, la lungamerlatura, il giardino,erano incerti, un pocotormentati per decidere dovemetterla. […]E divenne in primavera la casadi chi sai tu, erainevitabile. “Si affezionano,ritornano ogni anno al caldo e al solein un punto, sempre in quello, c’èuna specie di bussola che li guida”.E si appostano, e aspettanolì, solitari, piùfermi di una spilla su una cravatta.Divenne la casa di un geco, la nostracassetta delle lettere, di uno appenanato, e non so perchésolo, senza padre né madre né fratelliun gechino ancora rosa, traslucido quasi, e morbido,corto più di un mignolo, magroappena meno di una foglia.


  • Le lettere, spesso, parlano d’amore… e le cassette postali possono contenere passioni controverse, come in questi versi tratti dalla poesia "La rivale" di Sylvia Plath.
 Se sorridesse, la luna somiglierebbe a te.
 Tu fai lo stesso effetto:
 Di un qualcosa di bello ma che annichilisce.
 Tutti e diue siete dei grandi scroccatori.
 La sua bocca a O si accora sul mondo; la tua.
 Non fa uan piega, tu pietrifichi ogni cosa.
 Guardo, c'è un mausoleo; eccoti nqui che picchietti
 Il marmo del tavolino, cerchi le sigarette,
 Sprezzante come una donna, ma non così nervoso,
 E muori dalla voglia di dire impertinenze.
Anche la luna umilia i suoi sudditi,
ma di giorno è ridicola.
Le tue insoddisfazioni, d’altra parte,
arrivano tramite la
cassetta delle lettere
con amabile regolarità,
bianche e vuote, espansive come ossido di carbonio.
Non c'è un giorno al riparo da notizie di te,
Magari a spasso inAfica, ma pensando a me. 
  • La cassetta delle lettere diventa anche luogo di scontro e di rivendicazione. Nel suo "L’Écosse avec Kenneth White" del 1980, lo scrittore scozzese Kenneth White scrive:
" [...] Non è poi passato così tanto tempo da quando in Scozia si facevano saltare le cassette della posta fabbricate in Inghilterra e marcate Elisabetta II. Con un libro di storia in una mano e un candelotto di dinamite nell’altra, gli scozzesi facevano notare che la prima Elisabetta non era la sovrana del Regno Unito, ma dell’Inghilterra, dunque (gli Scozzesi sono dotati di immaginazione ma si sanno anche difendere sul piano della logica) se la presente regina è Elisabetta II di Inghilterra, deve essere Elisabetta I di Scozia e, quindi I del Regno Unito. Ovviamente tali argomentazioni storiche e intellettuali lasciavano i pratici ed empirici inglesi perfettamente imperturbati. Allora gli Scozzesi infilavano il candelotto di dinamite dentro la cassetta delle lettere e basta. Perciò, prima di imbucare la vostra cartolina, fate attenzione a cosa c’è scritto sulla cassetta delle lettere. Non si sa mai. [...] "


Poesie tratte da : http://www.ecomuseovaldelsa.org/mappa/vita-quotidiana/le-cassette-postali 

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